Il Segno della Croce
Il sacrificio rende liberi
La creazione è un rapporto dinamico tra le 3D, le tre dimensioni fondamentali dell’essere: Vita, Qualità e Apparenza, i tre aspetti della Trinità.
Tutto quello che esiste è il risultato del gioco dei tre aspetti della divinità che, in un rapporto mutevole nel tempo e nello spazio, creano incessantemente e danno vita, qualità e forma ad ogni singolo impulso divino. Nel sutra 27, libro primo, de “La luce dell’anima” Patanjali afferma che la parola di Ishvara è AUM (o OM). Questo è il Pranava. Ishvara è il Maestro interiore, è l’Anima libera; Aum è il canto della vita che risuona in tutte le forme, è il suono che sprigiona la coscienza e sintetizza la creazione in 3D.
Nel senso che ogni lettera di questa “parola di Gloria” è in rapporto con uno degli aspetti della Trinità: il Pranava è il Verbo presso Dio attraverso cui ogni cosa è stata ed è creata a partire dal mutuo rapporto tra Padre, Figlio e Spirito Santo. È quello che intendo col titolo di questo articolo, in maniera scherzosa anche se impropria.
La coscienza è sempre il frutto delle tre dimensioni fondamentali dell’esistenza e del loro integrarsi secondo proporzioni equilibrate e armoniche (ma questo solo alla fine del nostro pellegrinaggio terreno) oppure del loro sovrapporsi senza ritmo e misura, generando sproporzioni che causano disarmonia e dolore. Ogni atto creativo comporta la nascita di una coscienza (il figlio) dallo scontro-incontro del padre-spirito e della madre-materia.
Tutto questo si ripete ogni volta che meditiamo. Il processo cosmico si riflette nel microcosmo, la materia grossolana si consuma e viene distrutta un po’ alla volta attraverso la frizione delle forze in gioco, segue poi l’attrazione di materia più sottile che riveste il nuovo impulso vitale con una forma capace di esprimerne le qualità e tradursi in comportamenti concreti anche sul piano fisico, manifestando così una nuova coscienza: nuova perché ha acquisito maggiore e migliore capacità di comprendere e relazionarsi proprio grazie al rapporto dialettico fra i “due genitori”e dei due “il padre” è fortemente richiamato durante la pratica meditativa correttamente eseguita.
In ogni caso anche quando siamo inconsapevoli, noi produciamo creazioni, per quanto discutibili … la Trinità è sempre in gioco e lentamente ma inesorabilmente ci spinge verso l’unità degli opposti arricchendo la creazione di forme sempre più belle e armoniose. Non si direbbe, visti i tempi … eppure forse sta proprio sgretolandosi una vecchia crosta che tiene imprigionata la Terra e mentre ne vediamo irrompere i detriti ci sfugge il senso di quello che sta accadendo.
Ma come ho appena detto, è inevitabile la distruzione delle forme logore sotto la pressione degli eventi perché le energie della Luce possano elevare la coscienza umana e renderla degno tabernacolo del triplice fuoco divino della creazione.
Nel secondo capitolo del suo libro “La sfiga non esiste”(Draco edizioni), dalla fine di pagina 45 a pagina 48, Massimo Rodolfi spiega in maniera chiara e divertente come quelle forze che io ho definito le 3D (o Volontà, Amore e Intelligenza) intervengano nella realizzazione di una idea utilizzando al meglio ciò di cui si può disporre. E quando ciò che il cuore diffonde è unito a ciò che la gola dispiega e la testa dirige, la creazione in 3D è un fatto compiuto.
Per meglio approfondire questo e altri argomenti vi rimando alla sezione articoli del Portale della consapevolezza Yoga, Vita e Salute https://www.yogavitaesalute.it/blog/
Giovanna Spinelli