Commensura e… dintorni – terza parte
L’attualità dei testi sacri alla luce dello Yoga e della scienza.
Molti ragazzi, quando sentono che “Dio ha creato il mondo in 7 giorni”, affermano che la religione è roba per creduloni, perché sappiamo bene che l’universo ha circa 13 miliardi di anni, che l’uomo è comparso sulla Terra solo 1 o 2 milioni di anni fa, ecc. ecc.
Come si possono allora coniugare religione e scienza? Forse cambiando prospettiva: noi ragioniamo in termini umani, da abitanti del pianeta Terra, dove un giorno è “l’Intervallo di tempo impiegato dalla Terra per compiere una rotazione completa attorno al proprio asse…”, ma parlando di Dio dovremmo ragionare in giorni “cosmici”.
Le religioni orientali hanno spiegato meglio questo concetto. Su Wikipedia il giorno di Dio (Brahma) viene definito così: “Nella cosmologia induista e buddista, un kalpa è un termine sanscrito che indica un ciclo cosmico, detto anche giorno di Brahma: un lungo periodo di tempo che sta alla base della teoria dell’evoluzione e dell’involuzione dell’universo.”. Quindi secondo le scritture la creazione è avvenuta in modo progressivo ed evolutivo, in tempi molto lunghi, proprio come afferma la scienza.
Vi sono altre similitudini importanti sulle origini della creazione: Secondo il Prologo del Vangelo di Giovanni (Gv 1,1-18): “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. “Secondo la tradizione orientale, la creazione avviene attraverso il respiro di Brahma: Brahma espira ed emana l’universo, Brahma inspira e riassorbe l’universo in Sé“.
L’immagine della sacra sillaba OM rappresenta proprio il respiro di Brahma, dove si vedono le labbra dalle quali esce il respiro che origina il Sole e la Luna, ossia le due polarità maschile e femminile, spirito e materia, yin e yang, che sono alla base della creazione. La sacra sillaba OM è la vibrazione che sottostà a tutta la creazione, proprio come nel Prologo di Giovanni: “in principio era il Verbo…
”La scienza afferma che da una condizione statica, in cui tutta la massa dell’universo era concentrata in un unico punto, improvvisamente una esplosione ha provocato l’espansione dell’universo nel tempo e nello spazio (Big Bang), e che fra qualche miliardo di anni ci sarà un Big Crunch dove l’universo collasserà su sé stesso e di nuovo tornerà all’origine… proprio come il respiro di Brahma“.
Quindi in principio esisteva solo l’unità, l’assoluto, Brahma, Dio, Il quale emette la Parola che crea, il Verbo, l’OM, il quale dà origine alla dualità spirito/materia, maschile/femminile, e dal rapporto. tra gli opposti hanno origine le miriadi di forme che compongono l’universo.
Le scoperte della scienza stanno spiegando in modo scientifico e misurabile ciò che le Guide dell’umanità hanno spiegato da sempre attraverso parabole e allegorie. Non avevano gli strumenti che abbiamo oggi per misurare in modo scientifico, ma avevano una chiara visione di chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando.
Nonostante l’avanzamento della scienza in tutti i campi, il Vangelo rimane sempre di grande attualità. Perché la verità non teme il tempo. L’importante è non fermarsi alla superficie, il Vangelo e i Veda non sono testi scientifici, il respiro di Brahma non vuol dire che ha un naso, dei polmoni, ecc. è una metafora: espira e un universo viene emanato, inspira e l’universo viene ritirato; big bang e big crunch… Per la mia esperienza ritengo che si possa essere scientifici e allo stesso tempo avere fede.
Nei prossimi articoli parlerò di altri temi, sempre mettendo a confronto scienza, religione e yoga.
Per meglio approfondire questo e altri argomenti vi rimando alla sezione Yoga per Tutti del Portale della consapevolezza Yoga, Vita e Salute https://www.yogavitaesalute.it/
Roberto Rovatti