Scompostezza e dominio
L’insegnamento attraverso le parabole – prima parte
Riprendendo l’articolo precedente sull’ espressione dei simboli nei sogni si può affermare che giungere a comprenderne il significato è come arrivare ad accendere la luce in una stanza buia.
Ci sono diversi significati nei simboli, ci sono simboli naturali, come l’albero dal suo significato profondo, e simboli creati dall’uomo, ad esempio il triangolo che troviamo nella segnaletica stradale come nelle religioni o in filosofia. Nella natura troviamo simboli corrispondenti ai suoi quattro elementi che sono: Terra, Acqua, Fuoco, Aria.
Simbolo della terra che contiene in sé tutti i quattro elementi. Se riflettiamo un attimo ci accorgiamo che nella vita tutto é simbolo e tutta la manifestazione divina è codificata da un simbolo. Dentro o dietro al simbolo esiste l’energia che lo riflette. Come è per l’uomo: tutta la sua espressione riflette l’essenza interiore, i suoi gesti e le sue azioni lo qualificano per quello che realmente è. Possiamo quindi dedurre che più l’energia è vicina al suo centro (Atman) che è il simbolo del divino in noi, più il suo corpo (simbolo) sarà perfetto.
Nella religione Cristiana simboli per eccellenza sono la Croce e il Pesce. Nei primi secoli dopo Cristo, i Cristiani marcavano i luoghi delle loro riunioni e le tombe con il classico segno del pesce, anche per distinguere amici da nemici. Secondo una storia antica, quando erano perseguitati dai Romani, i Cristiani che incontravano uno straniero per strada tracciavano un arco per terra e se lo straniero completava il disegno con un arco opposto, si identificava anche lui come Cristiano.
Molti riferimenti al simbolo del pesce li troviamo nel Vangelo. Gesù disse <<vi farò pescatori di uomini>>; nell’ultima cena gli apostoli mangiarono con Lui pane e pesci. E ancora il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Anche se il pesce non era un simbolo tipico solo dei cristiani, infatti lo troviamo in altre culture più antiche, fra i Celti e in tutto il Nord d’Europa, come simbolo della grande Madre a significare l’utero. Il pesce era considerato come sacro alla dea Ashtoreth, il nome sotto il quale gli Israeliti adoravano questa dea pagana. Nell’antico Egitto, Isis era rappresentata con il pesce sulla testa come dimostrato qui accanto.
Nell’Induismo convergono più di venticinque secoli di tradizioni, concezioni religiose e filosofiche raccolte nei Veda, testi sacri in cui troviamo molteplici simboli. Il linguaggio simbolico, è in grado di rendere visibili i miti e le storie contenute in questi testi ed è immediatamente comprensibile in tutto il continente indiano. Ad esempio “Yantra” (disegno) è un termine sanscrito ed indica vari tipi di rappresentazioni geometriche dalla forma semplice o più complessa e diagrammi simbolici, utilizzati come supporto nella concentrazione o per favorire la meditazione. Il termine infatti significa originariamente “veicolo“, “mezzo” o meglio ancora “strumento/oggetto atto a favorire” un’esperienza o conseguimento mistico. Molti Yantra sono racchiusi in un quadrato (bhupur) con quattro porte. Il quadrato rappresenta il mondo materiale mentre le porte sono i punti di accesso ai piani sottili dello Spirito.
Nei sogni generalmente i simboli sono codificati dal nostro sub-conscio collettivo e individuale, sono propri della natura umana. Nell’identificare i simboli dei sogni quindi bisogna tener presenti molti fattori, non solo il significato dei simboli comuni del sub-conscio collettivo ma anche il significato individuale che può essere riferito alle credenze del territorio, alla religione a cui appartiene il sognatore, al contesto del sogno. Ogni individuo è unico e come tale l’interpretazione deve tenere conto di tutti gli aspetti karmici e personali.
Per leggere la prima parte di questo articolo vi rimandiamo a questo link: https://www.yogavitaesalute.it/sogni-simboli/
Luciana Mologni